16 AGOSTO 1920: NASCE IL POETA-SCRITTORE RANDAGIO CHARLES BUKOWSKI

Non è chiaro se “Vita spericolata” di Vasco Rossi sia ispirata a Charles Bukowski ma è certo che il poeta-scrittore americano rappresenti un passaggio ineludibile per chiunque voglia approfondire l’antica questione del rapporto fra biografia e produzione letteraria e di quanto della prima fluisca nella seconda. O, se si vuole, stabilire se scrivere serve a vivere o piuttosto il contrario.
Nato in Germania il 16 agosto di 103 anni fa, all’indomani della fine della prima guerra mondiale, da padre militare USA di origini tedesco-polacche e madre tedesca, Heinrich Karl Bukowski si trasferisce con la famiglia, nel 1923, nella città di Baltimora e, nel 1930 a Los Angeles. Karl diventerà Charles.
La grande depressione degli anni Trenta, la disoccupazione, il carattere violento e la cinghia del padre dosata “tre volte la settimana” sono la sua prima formazione. Presto si aggiungeranno la discriminazione dei vicini, l’estrema timidezza, la solitudine e persino una grave forma di acne. Da adulto parlerà della sua infanzia come di un “film horror”.
A 14 anni inizia la frequentazione del suo migliore amico e compagno di vita: l’alcol.
Forte di questo sostegno esistenziale si iscrive all’High School e ai corsi di arte, letteratura e giornalismo all’università.
In gioventù frequenta gruppi sia di destra che di sinistra; cosa che gli attirerà diverse critiche. Questo il suo commento su quelle frequentazioni giovanili: “…era più facile scroccare da bere a quelli di destra che alle vecchie nei bar”.

Nel 1944, in piena seconda guerra mondiale, è arrestato per renitenza alla leva ma dopo un esame psico-attitudinale viene dichiarato non adatto al servizio militare.
Nello stesso anno comincia a pubblicare racconti su riviste e raccolte ma senza fortuna; reagisce all’insuccesso con “una sbronza di dieci anni” durante i quali vagabonda per gli Stati Uniti facendo lavori saltuari e sopravvivendo in pensioni economiche.

Nel 1955, dopo una sbronza finisce in ospedale per una grave ulcera perforante da cui sopravvive miracolosamente; riprende a scrivere componendo poesie. Due anni dopo sposa la poetessa Barbara Frye, direttrice della rivista Harlequin dove aveva pubblicato alcune delle sue poesie. Il divorzio arriva due anni dopo, nel 1959. Charles continua a bere e scrivere.

La scrittura di Charles Bukowski è una scrittura pittorica, intensa, fatta di pennellate forti e penetranti in cui il sublime e gli escrementi sono alla minima distanza. È l’esito irrisolto delle sue visioni e dei suoi incubi; ma l’effetto finale sul lettore è quello di una forte accelerazione della coscienza.
Nel 1960 ottiene un posto fisso alle poste di Los Angeles a intraprende un’intensa storia d’amore con Jane Cooney Baker. La donna muore nel 1962 e Charles elabora la lacerante perdita con una successione di poesie estreme e dolenti.

Nel 1964 ha una nuova ma controversa relazione con Frances Smith dalla quale nascerà la sua unica figlia, Marina Louise.
Il successo sta per arrivare perché agli inizi dei ’60 gli editori d’avanguardia Jon Edgar Webb e la moglie Gypsy Louise detta “Lou”, fondano a New Orleans la casa editrice Loujon Press (Loujon è la fusione dei nomi dei due fondatori), espressamente rivolta ad autori emergenti. Oltre ai libri Loujon Press pubblica anche la rivista letteraria The Outsider literary magazine.
La nuova casa editrice accetta di pubblicare i suoi libri e Bukowski diviene rapidamente un autore di primo piano in tutto il circuito della letteratura alternativa. L’opera in racconti “Storie di ordinaria follia” è il soggetto per l’omonimo film di Marco Ferreri, girato in inglese negli USA nel 1981, interpretato da Ornella Muti e Ben Gazzara.
Dopo il successo le sue opere saranno pubblicate anche dalle case editrici maggiori.
Nel 1988 si ammala di tubercolosi; muore nel 1994, all’età di 74 anni per una leucemia fulminante.

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