Viterbo – Si è svolto nella Città dei Papi il 27 settembre scorso, dalle ore 17,00, un evento eccezionale dal titolo “Letture condivise”, che ha riunito poeti della Tuscia e d’Italia di fama nazionale e nuovi scrittori, con il patrocinio della Regione Lazio, grazie a Officine Culturali Romane. Questa manifestazione culturale ha attratto appassionati di poesia, studiosi e curiosi, in un’atmosfera magica in cui le parole si sono intrecciate con l’intensità delle emozioni umane.
Nella sala, stracolma di gente, il contesto e l’atmosfera evocativa hanno amplificato e sublimato la potenza delle performance poetiche, fuse in un’esperienza letteraria completa, in cui le parole si sono intrecciate alle emozioni. La coordinatrice, il critico letterario dott.ssa Cinzia Baldazzi, in collaborazione con la poetessa pluripremiata Nadia Pascucci – che ha anche magistralmente condotto la manifestazione insieme all’organizzatrice – ha organizzato un evento in cui i poeti, invitati dalla giornalista e poetessa Anna Maria Stefanini (assente per motivi di salute) e da Nadia Pascucci, a uno a uno, si sono potuti esibire, in un crescendo di emozioni, fra gli applausi dei presenti.
L’evento ha visto la partecipazione di molti poeti, provenienti da diverse parti della Tuscia, ma anche da Ladispoli e dal Salento.
Ogni illustre poeta ha avuto l’opportunità di declamare una delle proprie opere più significative, spesso interagendo con il pubblico attraverso letture emozionanti.
Hanno partecipato all’evento Roberta Mezzabarba, scrittrice e autrice anche del libro “Iulia Farnesia.Lettere da un’anima”; Paolo Fanelli, alias Luis Contenebra, scrittore e autore di “Metello. L’eroico bambino etrusco”; Cinzia Maria Adriana Proietti, scrittrice e presidente dell’associazione culturale FORMA aps, Nadia Pascucci, presidente dell’associazione culturale Tullius Cicero; Rosella Lisoni, scrittrice e presidente dell’associazione culturale La Torre della Tuscia; Anna Maria Fausto dell’Unitus; Sandro Maria Iacoponi, presidente dell’associazione culturale Vetus Urbs Cesare Iacoponi; Caterina Pisu, direttrice del Museo di Farnese; Franco Giuliani, presidente dell’associazione culturale Tuscia Dialettale; Raffaele Donno, vicepresidente dell’associazione culturale Archeotuscia.
In un’epoca in cui la comunicazione è sempre più digitale e spesso superficiale, i poeti hanno esplorato diverse sfaccettature dell’animo umano, in lingua italiana e in vernacolo, valorizzando l’importanza della poesia come strumento di resistenza, di celebrazione e di riflessione.
Le letture poetiche sono state a cura di : Marco Ambrosi, Giuseppe Bellucci, Silvana Cenciarelli, Enrico Concioli, Giovanni Battista Corsetti, Giuseppina Dibitonto, Maurizio Donsanti, Susanna Hirsch, Maria Morena Lepri, Gianni Natale, Pietro Pannucci, Gilberto Pettirossi Fabio Prili, Gina Scanzani, Stefano Giuseppe Scarcella, Enrico Schiralli, Rosanna Tarantello, Daniela Tasselli, Mario Pino Toscano.
Non si è trattato soltanto di letture poetiche. L’evento ha incluso anche il racconto di esperienze poetiche, come quella realizzata recentemente dai Poeti Capodimontani, esposto dalla direttrice museale Caterina Pisu, e workshop, una sorta di tavola rotonda dell’anima, dove i poeti hanno potuto interagire, approfondendo tematiche legate alla scrittura e alla recitazione poetica. Questi momenti di confronto hanno permesso a molti giovani poetesse e poeti emergenti di ricevere feedback sui propri testi e di confrontarsi con esperti del settore, creando un ambiente di apprendimento e crescita.
Una comunità poetica della Tuscia viva e unita da versi, parole ed emozioni. Dalle 10 alle 18,30 inoltre si sono potute apprezzare la libreria itinerante e la mostra d’arte, album fotografico di Adriano Camerini.
A conclusione dell’evento, si è instaurato un dialogo informale tra poeti e spettatori, una rete di connessioni preziose e durature nel mondo della poesia.
La poesia del resto è un’arte che trascende il tempo e lo spazio, capace di catturare l’essenza dell’esperienza umana attraverso parole scelte con cura; essa rappresenta non solo un mezzo di espressione, ma anche un veicolo di comprensione profonda della condizione umana.
Ogni cultura ha prodotto forme poetiche che riflettono esperienze e visioni del mondo. Dalla lirica greca alle ballate medievali, dalla poesia romantica alle avanguardie del Novecento, la poesia ha sempre avuto un ruolo cruciale nel documentare i cambiamenti sociali, politici e culturali. Attraverso la poesia, le società si sono raccontate, hanno espresso i propri sogni, le proprie paure e le speranze per il futuro.
La poesia è anche un mezzo di resistenza e interculturale: le parole hanno il potere di unire le persone attorno a un ideale comune e di dar voce a coloro che spesso non ne hanno. In questo senso, la poesia diventa un atto di denuncia, un richiamo alla giustizia e all’umanità.
La bellezza della poesia risiede proprio nella sua varietà di forme e strutture.
La manifestazione del 27 settembre ha dimostrato come, nell’era digitale, la poesia continui a evolversi.
La manifestazione si è affermata non solo come un grande successo ma anche come un faro di cultura e creatività in un’epoca in cui la poesia ha bisogno di spazi e opportunità per brillare. L’evento ha dimostrato che, attraverso la condivisione delle parole, è possibile costruire comunità e creare un impatto duraturo, esprimendo le sfide e le speranze dell’umanità. Ci si aspetta già la prossima edizione, promettendo di continuare a alimentare la passione per la poesia e a dare voce a chi scrive e ama le parole e la cultura. Cinzia Baldazzi, nel suo post su Facebook, ha menzionato Andrea Lepone e Donato Bonanni. La scelta della galleria fotografica è stata curata da Adriano Camerini.