Barcellona e tutta la Catalogna appartengono alla geografia dell’anima e una parte notevole di questo mosaico a cielo aperto viene dalle opere di Gaudì.
Antoni Placid Guillelm Gaudì y Cornet nasce 171 anni fa nella popolosa Reus, nella provincia di Tarragona, in Catalogna. la vita comincia a mordere presto il piccolo Antoni: la madre lo abbandona in tenera età, come un fratello e una sorella e una dolorosa forma reumatica gli sarà compagna di vita. Una dura formazione che influirà sul suo carattere schivo e riservato e sulla sua sensibilità artistica e stilistica.
Gaudì fu uno strano studente, piuttosto svogliato ma dotato di lampi di genio che sbalordivano compagni ed insegnanti. Il suo talento grafico lo convinse ad iscriversi, a 17 anni, alla celebre “Llotja”, l’Accademia di Belle Arti di Barcellona, quella dove hanno studiato anche Picasso e Joan Mirò, intraprendendo gli studi di architettura. I suoi studi furono piuttosto irregolari, intervallati dal servizio militare e dalla pratica presso svariati cantieri di Barcellona ma questo non gli impedì di conseguire un brillante diploma finale.
Il primo incarico professionale fu la progettazione di lampioni per la Plaça Reial di Barcellona in cui mise per la prima volta in mostra il suo eccezionale talento creativo; ma ciò che cambiò la sua vita fu l’incontro con l’industriale visionario e mecenate Eusebi Güell.
Grazie alla generosità di Güell Gaudì realizzò opere che divennero celebri: i “Padiglioni Güell”, il “Palau Güell” e il “Parco Güell”; tutte caratterizzate da un’originalissima combinazione di materiali, natura, scultura e architettura che altro non possono definirsi che opere d’arte espresse in forma di ambienti urbani.
Nel 1904, su committenza dell’industriale Josep Batlló i Casanovas, realizza a Barcellona “Casa Batlló”, un’abitazione con una facciata mozzafiato (patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2005); tra il 1906 e il 1912, sempre a Barcellona realizza “Casa Milà”, un altro gioiello che concorre a fare della capitale catalana una galleria a cielo aperto.
Ad oggi sono sette le opere di Gaudì realizzate a Barcellona che figurano nell’elenco dei patrimoni UNESCO dell’umanità, al punto che si può affermare che esiste un “itinerario Gaudì” nella capitale catalana.
Tuttavia, l’opera maggiore, tuttora incompiuta, cui è universalmente legato il nome di Gaudì è il complesso “Basílica i Temple Expiatori de la Sagrada Família”, più noto come “Sagrada Família”, un incarico risalente al 1883 ma cui si dedicò in modo esclusivo dal 1914: un’opera monumentale e complessa di cui non vedrà mai la conclusione: Gaudì muore il 10 giugno 1926 per le conseguenze di un investimento da un tram: i soccorritori, pensando si trattasse di un barbone, prestarono assistenza tardiva e inadeguata.
Solo a morte avvenuta si accorsero che era deceduto il più grande architetto di tutti i tempi.