“Tutto è cominciato da un libro di mitologia che la maestra ci ha letto in classe” hanno scritto gli alunni della classe IV B dell’ICCanevari di Viterbo facendo la cronaca della loro rappresentazione teatrale, andata in scena il giorno 18 maggio 2023 presso il teatro scolastico, alle ore 15.
I ragazzi si sono talmenre appassionati ai miti greci che hanno voluto rappresentarli. L’insegnante Anna Maria Stefanini li ha assecondati in questa esperienza teatrale e nel loro viaggio artistico – storico- letterario. La recita è stata interamente ideata e scritta dalla docente. Dopo aver approfonditamente studiato la storia e la mitologia greca, aver geograficamente localizzato il monte Olimpo, aver stabilito regole, lavori da svolgere, parti da imparare, che gli stessi alunni hanno modificato e arricchito di battute, hanno deciso di invitare genitori, parenti, nonni, amici a vederli interpretare gli dei e i semidei dell’Olimpo per festeggiare, in un giorno speciale, quale l’anniversario della nascita di Giovanni Falcone, il suo 84esimo compleanno. Non sappiamo cosa avrebbe fatto il giudice se non fosse stato assassinato nel 1992, ma sappiamo perfettamente cosa faremo noi: continuremo a portare avanti ciò che lui ha iniziato. “GLI UOMINI PASSANO, MA LE IDEE RESTANO. CONTINUERANNO A CAMMINARE SULLE GAMBE DI ALTRI UOMINI”.
La IV B è formata da 22 ragazzi; hanno vissuto la pandemia: per due anni, non erano potuti memmeno entrare nel teatro scolastico nè in palestra; non avevano mai fatto una visita guidata fino alla terza; hanno vissuto un anno intero con la mascherina a un metro di distanza e periodi in Dad. A marzo della prima elementare la scuola fu chiusa per il Covid. L’Italia si è fermata con il lockdown.
Poter finalmente esprimere tutta la loro gioia nell’interpretare una commedia in teatro è impossibile.
Nel contempo, divertendosi, hanno imparato e fatto lezioni di musica (suonando il flauto e cantando), educazione fisica (con 7 balletti con le coreografie della loro insegnante prevalente Anna Maria Stefanini), arte (realizzando i cartelloni e la scenografia), storia, geografia, educazione civica, mitologia, scienze (ricordando il rispetto per l’ambiente) e molto altro, con lavori di gruppo e dibattiti.
Gli dei si affacciano dall’Olimpo per vedere come è il mondo di oggi e rimangono inorriditi dall’odio, l’inquinamento, il traffico, la mafia, i contrasti politici. Solo Ares, il dio della guerra, è contento: non è ancora andato in pensione perchè, incredibilmente, dopo tanti anni dalla fine della civiltà greca, ci sono ancora le guerre.
Gli umani stanno distruggendo il loro splendido e meraviglioso mondo.
Ma si può fare ancora qualcosa. In fondo al vaso dei mali, incautamente aperto da Pandora, che avrebbe dovuto custodirlo per ordine di Zeus, senza aprirlo, è rimasta la SPERANZA, che può aiutare gli uomini anche nei momenti più difficili.
Meravigliosi i costumi realizzati dai genitori, che hanno collaborato pienamente con le docenti per la riuscita dello spettacolo.
“Impara l’arte e mettila da parte” dicevano le nostre nonne.
È estremamente importante la presenza dell’arte, del teatro, della musica, della poesia nell’ambito dei processi formativi.
Tali componenti posso essere utilizzati come mezzo valido per un cammino educativo completo.
Volendo mettere in relazione due mondi, quello dell’arte e dell’educazione, e volendo dimostrare quanto questo legame si inserisca nella struttura naturale dell’uomo, si possono prendere in esame le definizioni di Educazione e Arte. Arte: abilità nell’operare e nel produrre; qualunque attività umana fondata sull’esperienza, su particolari attitudini, sull’ingegno e la genialità personali.
Educare: sviluppare le facoltà intellettuali, fisiche e morali, specialmente dei giovani, secondo determinati principi. Dal latino educare, intensivo di educére “trarre fuori, allevare”, composto di ex “fuori” e ducere “trarre”.
È interessante notare che, in entrambe le definizioni, si parla di facoltà intellettuali (intelletto), fisiche (pratiche manuali) e morali (spirito): si può quindi dire che il campo di azione dei due concetti sia lo stesso.
Il motivo è che al centro di entrambi questi mondi vi la persona, in tutta la sua complessità.
L’arte e il teatro sono profondamente educativi in quanto rappresentano la possibilità di esprimere concretamente (anche la musica ha una sua fisicità fatta di onde sonore) ciò che difficilmente si riesce ad esprimere con le sole parole.
L’arte dà all’educazione gli strumenti per arrivare all’essenza delle persone attraverso percorsi che, partendo dai vissuti più remoti, permettono di vivere con maggiore consapevolezza il presente; l’educazione ricorda all’arte che suo compito non è tanto quello di imprigionare in sovrastrutture lo spirito artistico, ma quello di dare strumenti per distillare dall’uomo ciò che già possiede.
Alla recita della IV B dell’ICCanevari di Viterbo hanno partecipato, fra gli altri, il capogruppo di Viterbo 2020 del consiglio comunale, con delega alle Forze Armate Giancarlo Martinengo, in rappresentanza della sindaca di Viterbo Chiara Frontini,un maggiore dell’Aves, in rappresentanza del Comandante, gen Andrea Di Stasio, il dirigente scolastico dell’ICCanevari Paolo Fatiganti, la referente per il progetto bullismo Paola Micarelli.
Un pomeriggio di arte, di divertimento, di viterbesità, di riflessione, fra serietà e battute. Particolarmente intenso e commovente il momento in cui tutti i presenti, insieme ai ragazzi, hanno intonato l’Inno Nazionale con la mano sul cuore. Al termine dello spettacolo, applauditissimo dal folto pubblico, è stato fatto volare simbolicamente verso il cielo, con uno scrosciante applauso, un palloncino con la scritta “Grazie, Falcone dalla IV B”.
La fotografia è stata curata da Giancarlo De Zanet. I video da Andrea Silvestri.